Ciao, mi chiamo Ferruccio e sono un professionista nell'ambito IT nei guai per colpa degli Studi di Settore. Parlando con amici ho scoperto che non sono l'unico in questa situazione, ma uno dei pochi che ha la volontà di narrartela e condividerla in modo che tu possa comprenderla. Offro la mia testimonianza per un fisco e una società civile migliore.

Questo blog è come un manga, va letto al contrario: dal post più vecchio a quello più recente.

sabato 2 febbraio 2013

La mia pubblica udienza

Finalmente dopo oltre 3 anni ho avuto modo di ottenere l'udienza del mio processo tributario di primo grado.

Mi vuoi chiedere se sono soddisfatto?
No, non lo sono:

  • immaginavo che durante l'udienza i giudici avrebbero posto domande attinenti al caso per capire meglio gli elementi su cui devono decidere, è l'occasione in cui possono togliere ogni ombra di dubbio per esercitare il loro giudizio
  • invece hanno solo chiesto se quanto scritto su carta esauriva il discorso

Vuoi conoscere l'esito del processo?

Anche io. Infatti al termine dell'udienza non c'è la sentenza, per questa ci saranno da attendere ancora dei giorni, più per cause burocratiche che altro: immagino che i giudici abbiano già discusso il caso se non immediatamente al termine dell'udienza nelle ore successive.

Ho anche altre novità, tra le quali:
  • mi sono affidato ad un brillante avvocato tributarista, molto competente che ho avuto modo di stimare
  • ho ricevuto la cartella di Equitalia dall'INPS relativa a questo stesso accertamento
  • ho dovuto rivolgermi ad un altro avvocato, questa volta del lavoro, per poter fare ricorso anche a questo altro atto
  • il giudice del lavoro ha sospeso l'esecutività della cartella equitalia dell'INPS e mi ha fissato la data per un secondo processo.

I dettagli li comunicherò in seguito su questo stesso blog.

Per le prossime elezioni ho deciso di votare Fare per Fermare il Declino, nonostante non sia d'accordo con loro su alcune questioni come la necessità di nuovi impianti nucleari italiani, ahimé devo constatare dalla mia esperienza che lo Stato è ostile verso chi lavora, sia in proprio come me ma anche verso tutti i lavoratori dipendenti dai quali preleva più di tasse di quanto lascia loro in busta paga.

Anche io sono d'accordo a ridurre il perimetro di questo Stato ladro, ridurre la spesa pubblica attraverso una attenta razionalizzazione della stessa. Liberare ogni cittadino da questa esagerata tassazione significa fornire a tutti la possibilità di innovare, generare ricchezza, nuovi posti di lavoro, costruire un futuro e rimettere in funzione gli ascensori sociali.

Tra l'altro sono giunto alla conclusione che:
se anche l'evasione fosse debellata in Italia, l'Agenzia delle Entrate continuerebbe a svolgere il proprio ruolo vessando tutti, presumendo immaginarie entrate non dichiarate a chiunque decida di colpire pur di difendere i propri posti di lavoro.

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