Pensavo che il contraddittorio sarebbe stato un dialogo volto ad appurare come mi guadagno il pane e quindi come si svolge la mia attività professionale. Scoprire se il mio lavoro è per pubblico familiare o di consumo o se rivolto esclusivamente ad imprese pubbliche o private.
Invece no.
Prima questioni tecniche circa i dettagli della verifica da cui la giustificazione delle somme presunte di evasione.
Dopo un'ora e un quarto l'impiegato dell'Agenzia delle Entrate chiede quali documenti lascio con la memoria difensiva.
Un rapido controllo dei fogli e conclude dicendo che redigerà un verbale, specificando che non sarà lui a decidere ma i suoi superiori.
Mi farà sapere nei prossimi giorni, direttamente o tramite il mio commercialista che è venuto ad accompagnarmi in questo primo incontro e che ha saputo puntualizzare e ribattere alle questioni tecniche iniziali.
La prima sensanzione a pelle, nonostante la gentilezza dell'impiegato, è stata «ho parlato ad un muro di gomma».
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